Si tratta di un romanzo davvero ben costruito. Attraverso i racconti a due “giudici supremi” di un terrorista ormai morto, ecco che si attraversa uno spaccato a 360° dell’Italia di piombo degli anni 70/80. La bellezza di questa opera risiede nella capacità di immergere il lettore in quegli anni, attraverso la descrizione degli eventi, narrando dettagliatamente diversi fatti di cronaca nera. Il libro, offre una attento riesame della lotta armata e delle azioni compiute dal protagonista, senza risparmiarsi nei particolari. L’ho acquistato in quanto incuriosito dal titolo e devo dire che sono rimasto felicemente sorpreso.